Fattori di Rischio per l’Osteoporosi

L'osteoporosi è una malattia che colpisce principalmente le donne oltre i 50 anni. Conoscere i fattori di rischio aiuta a sentirsi meglio e ad affrontare meglio questa problematica, così come essere informate su come poterla prevenire.

L’osteoporosi è una malattia che riduce la densità minerale delle ossa e modifica la microarchitettura del tessuto osseo, rendendo l’ossatura più fragile e soggetta a rottura.
Nella maggior parte dei casi colpisce le donne dopo i 50 anni ma, in casi particolari, può manifestarsi in età giovanile.

Sebbene ne siano colpite maggiormente le donne, l’osteoporosi è comunque un’epidemia silenziosa che coinvolge anche gli uomini.

Secondo delle stime, l’osteoporosi colpisce circa il 33% delle donne oltre i 50 anni (1 su 3) e circa il 12% degli uomini oltre i 60 anni (1 su 8). Di solito si tratta di una problematica che non dà alcun sintomo e, proprio per questo, molte persone non sanno di averla.

Spesso il primo segnale di osteoporosi è una frattura. Le fratture sono il problema più frequente causato dall’osteoporosi e possono avere gravi conseguenze in quanto provocano dolore, perdita di qualità della vita, la dipendenza a lungo termine o perfino la morte.

Ogni anno, in Italia, 110.000 fratture al polso e 79.000 fratture al femore sono dovute all’osteoporosi.

Attualmente, la metodica di riferimento nella diagnosi dell’osteoporosi è la Mineralometria Ossea Computerizzata a raggi X (MOC). La MOC misura con precisione la densità minerale ossea e consente di valutare nel tempo piccole variazioni, permettendo così una diagnosi precoce dell’osteoporosi prima che si verifichino eventuali fratture.

I principali fattori di rischio per l’osteoporosi

Si è osservato che alcune condizioni sono legate allo sviluppo di osteoporosi. Questi fattori di rischio sono:

  • età superiore ai 65 anni
  • storia familiare di fratture da osteoporosi
  • menopausa precoce (prima dei 45 anni)
  • malattie endocrine come ipertiroidismo e iperparatiroidismo
  • malassorbimento intestinale come celiachia e morbo di Crohn
  • insufficienza renale cronica e altre malattie renali
  • anoressia nervosa
  • uso sistemico di cortisone per più di 3 mesi
  • malattie infiammatorie croniche come l’artrite reumatoide
  • basso consumo di cibi ricchi di calcio
  • scarsa attività fisica
  • costituzione magra e minuta
  • terapie croniche con corticosteroidi, antiepilettici e immunosoppressori
  • consumo eccessivo di alcol, tabacco e caffè.

Come prevenire l’osteoporosi

Con le attuali terapie disponibili, l’osteoporosi si può rallentare o arrestare nella sua progressione, ma non si può completamente guarire. Per questo motivo, è molto importante impegnarsi attivamente per la prevenzione. L’ideale sarebbe cominciarla da giovani, ma comunque anche da adulti va bene.

Prevenire l'osteoporosi con l'alimentazione giusta

Prevenire l’osteoporosi con l’alimentazione giusta

Le principali misure di prevenzione per ridurre il rischio di sviluppare l’osteoporosi riguardano l’alimentazione, l’attività fisica e lo stile di vita.

Un’alimentazione ricca di calcio. Il calcio ha un ruolo fondamentale nella riduzione del rischio e nel rallentamento dell’insorgere dell’osteoporosi. Le maggiori fonti di calcio sono il latte, i formaggi, lo yogurt ma anche alici, latterini, sardine, sgombri, cicoria e radicchio verde.
Oltre al calcio, è bene assicurarsi anche di avere abbastanza vitamina D, fondamentale per l’assorbimento del calcio nell’intestino e per fissarlo nelle ossa. La vitamina D di solito si forma nella pelle per azione della luce solare.

Una moderata ma regolare attività fisica. Camminare di buon passo mezz’ora al giorno permette alle nostre ossa di rimanere sane e forti.

Altre regole da seguire sono evitare il fumo e i superalcolici e limitare il consumo di vino, birra e caffè.

In presenza di fattori di rischio, come consiglia anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), può essere utile effettuare una MOC per valutare la densità ossea. Per seguire l’evolversi dell’osteoporosi, può essere opportuno ripetuta la MOC ad intervalli di 1-2 anni o più.

Bibliografia:

  • Lega Italiana Osteoporosi onlus per la ricerca, la prevenzione e la cura delle malattie demineralizzanti delle ossa (LIOS) – www.lios.it