Fumare fa male alle Gengive

Fumare fa male alle gengive, importantissime per tenere i denti "al posto giusto". Parliamo in maniera particolare dei rischi di sviluppare la malattia parodontale, la quale ha come conseguenza finale la perdita dei denti.

Ogni giorno sentiamo parlare di come il fumo è dannoso per la salute in tanti modi. Spesso si vedono in TV o sui giornali, oppure ancora in internet, delle campagne anti-tabacco in cui si invita a smettere (e a non cominciare, ovviamente). Fumare è vietato nei locali chiusi (ci sarà un motivo) e i medici invitano sempre ad evitare il fumo perche è molto dannoso per la salute.

Tuttavia, essendo un processo di danneggiamento alquanto lento, le persone che amano “le bionde” non percepiscono alcun problema al loro corpo. Si tratta di cambiamenti che arrivano giorno dopo giorno ai quali ci si abitua velocemente, tanto che passano in secondo piano. La volontà del fumatore è fortissima.

Effetti del fumo sulle gengive

Tra le conseguenze più dannose del fumo una spesso sottovalutata è legata alle gengive, la cui buona forma è fondamentale per la salute di tutto il cavo orale.

I primi ad accorgersi di eventuali problematiche alle gengive sono i dentisti, in quanto il tabacco che viene inspirato entra nel corpo proprio attraverso la cavità orale. Per questo motivo è consigliato fare delle visite periodiche dal dentista, almeno una ogni 6-12 mesi, per controllare se ci sono problematiche da affrontare.

Le conseguenze del fumo sulle gengive sono molte e se i fumatori volessero scattare delle foto in sequenza ogni anno, finirebbero per notare i cambiamenti che avvengono all’interno della bocca in modo più chiaro, rendendosi meglio conto delle conseguenze dannose di quello che stanno facendo.

Si va da problematiche di salute fino a quelle di estetica, in grado di provocare un’influenza psicologica negativa sulla persona. Basti pensare all’alitosi e alla difficoltà di rapportarsi con altre persone, oltre che al rischio di perdita dei denti.

Fumare aumenta i rischi di sviluppare la malattia paradontale

Il rapporto tra malattia parodontale e tabacco è stato studiato ormai da diverso tempo ed è stato stabilito con certezza che fumare aumenta i rischi di sviluppare questa malattia che, soprattutto in chi ha questo vizio, si verifica in maniera più avanzata e forte, portando anche alla perdita dei denti.

Bisogna aggiungere che se si fuma la guarigione è più lenta in seguito ad un trattamento parodontale professionale fatto da un dentista.

Aumentano i rischi di complicazioni post-operatorie, tra cui la parodontite refrattaria, quella che non risponde al trattamento e continua a peggiorare nonostante tutto.

Spesso ci si accorge tardi della parodontite

Spesso, i pazienti fumatori non realizzano che ci sono dei problemi parodontali a causa della vasocostrizione provocata dal fumo, la quale porta ad una mancanza di sanguinamento anche in presenza di placca (la principale causa della gengivite, problematica che, se non curata, diventa parodontite).

Questo potrebbe mascherare l’avanzamento della gengivite e della parodontite, le cui conseguenze diventano evidenti solo quando sono già a buon punto e quando potrebbe essere magari tardi riuscire ad intervenire in maniera efficace.

Smettere di fumare

I dentisti e gli operatori sanitari in genere dovrebbero continuare ad incoraggiare e a motivare tutti i loro pazienti a smettere di fumare.

I benefici sono veramente tanti, a partire dai denti e dalle gengive, senza dimenticare ovviamente la salute del corpo in generale.

Ti invitiamo anche a leggere l’articolo su fumare fa male agli occhi, in cui parliamo dei rischi che questa cattiva abitudine ha sulla nostra vista.