Disturbo da somatizzazione: i sintomi

Quali sono i sintomi del disturbo da somatizzazione? Di cosa si tratta e in che maniera questo problema influisce sulla nostra persona?

Disturbo da somatizzazione: i sintomi

Le somatizzazioni sono un concetto che risale alle antiche civiltà, quando il binomio mente – corpo, soma – psiche, era di notevole importanza ed inscindibile il loro rapporto; basti pensare come questo argomento sia stato al centro delle diverse teorie filosofiche e come con Cartesio sia avvenuta la prima rottura di questa relazione anche solo nel suo pensare filosofico.

Ai nostri giorni l’atteggiamento è molto simile al pensiero cartesiano e non ci si accorge di quanto questo rapporto sia di fondamentale importanza, soprattutto nella nostra epoca in cui malesseri e dolori fisici non presentano il più delle volte alcuna causa organica ma bensì sono riconducibili a disagi psichici e problemi psicologici.

Infatti, sono sempre più frequenti le visite mediche per disturbi che possono essere ricondotti alla classe delle cosiddette “Somatizzazioni” ovvero:

  • disturbi gastrointestinali quali ulcera gastro-duodenale, colon irritabile, gastrite, stipsi, diarrea e vomito;
  • disturbi cardiovascolari quali ipertensione arteriosa, tachicardia, aritmie, angina pectoris e infarto;
  • disturbi dell’apparato respiratorio come asma bronchiale, iperventilazione e affanno;
  • le malattie della pelle quali eczema, psoriasi, prurito, acne, orticaria e iperidrosi;
  • disturbi dell’alimentazione quali anoressia e bulimia nervose;
  • disturbi dell’apparato urogenitale come dolori mestruali, eiaculazione precoce, bruciori e dolori nella minzione;
  • ed infine altre malattie quali diabete mellito, ipoglicemia, crampi muscolari, cefalee e artriti.

È difficile che la diagnosi di somatizzazione venga fatta se non dopo diversi ricorsi dal medico generico o dallo specialista ed inoltre sono diverse gli approcci di cura.

Disturbo da somatizzazione

Disturbo da somatizzazione

Negli ultimi anni anche la medicina ha cercato di adottare un approccio multifattoriale in casi come quelli sopra descritti, tenendo in considerazione come la mente utilizzi il proprio corpo per esprimere emozioni non accettate e difficoltà interiori, facendo spesso seguito a periodi di stress, cambiamenti o lutti.

La psicologia non ha mai trascurato questa interazione e la psicoanalisi in particolare ha sempre fatto riferimento ai movimenti inconsci che si esprimono con il corpo prendendo forma attraverso una malattia.

Basti pensare ad esempio ai disturbi gastrointestinali che oggi vengono curati con medicinali che agiscono non solo sul sintomo specifico ma anche sul sistema nervoso (miorilassanti o benzodiazepine); oppure a dermatiti o eczemi che passano senza l’ausilio di medicinali.

E’ ovvio che non tutti i casi si riferiscono a delle somatizzazioni, ma bisogna comunque fare molta attenzione a non trascurare quanto la psiche e le dinamiche inconsce influenzino una qualsiasi malattia fisica specie se non è presente alcun riscontro positivo con cause organiche certe.

Nella nostra società si è perso il valore di considerare prioritario il benessere psicologico prima che quello fisico ed in una cultura del consumismo la quantità di denaro spesa per colmare un vuoto interiore è proporzionale al malessere e all’incapacità di sentire e vivere l’armonia mente – corpo, di saper assaporare emozioni positive e affrontare i disagi; il benessere dell’uomo parte dalla sua capacità di entrare in contatto con se stesso, con le sue parti più profonde ma spesso non ci riesce e poiché la nostra psiche deve pur farsi sentire, lancia il suo grido attraverso il corpo in ogni sua parte, lasciando così alla persona stessa la scelta di ascoltare quel grido oppure tapparsi le orecchie rimanendo indifferenti.

Tutto ciò che si agita e si muove dentro di noi abbiamo il dovere di ascoltarlo altrimenti rischiamo solo di rimanerne intrappolati senza trovare più via d’uscita.

Come diagnosticare il disturbo di somatizzazione

La prima cosa è avere una storia personale di varie lamentele fisiche, iniziate prima del compimento dei 30 anni.

A questo punto è fondamentale che ci sia uno dei seguenti sintomi:

  • 4 sintomi dolorosi, come dolore alla testa o all’addome, alla schiena o alle articolazioni, forti dolori mestruali o dolori nel rapporto sessuale;
  • 2 sintomi gastro-intestinali, in aggiunta a quelli elencati sopra. Ad esempio nausea e meteorismo, oppure vomito fuori dalla gravidanza;
  • 1 sintomo sessuale, sempre in aggiunta al primo gruppo. Ad esempio disfunzioni dell’erezione per gli uomini, cicli mestruali altamente irregolari, troppo sanguinamento mestruale, indifferenza sessuale sia per l’uomo che per la donna;
  • 1 sintomo pseudo-neurologico, ad esempio delle alterazioni nella coordinazione o nell’equilibrio, la paralisi, una certa difficoltà di deglutizione o un nodo alla gola, le allucinazioni, le convulsioni  o dei sintomi dissociativi tra cui amnesia e perdita di coscienza.